mercoledì 19 maggio 2010

O. Ammendola, Il cielo stellato sopra di me, ed. Graus, 2010

Non indugi il giovane a filosofare e non desista l’anziano dal farlo. Non si è mai né troppo giovani né troppo vecchi per il benessere dell’anima.
Con il Platone dell’epistola a Meneceo si apre Il cielo stellato sopra di me di Olimpia Ammendola (ed. Graus, 2010). Nella convinzione che la filosofia sia una forma raffinata (ancorché faticosa) di felicità, adatta agli adulti quanto ai bambini.
Ed è a questi che l’autrice rivolge la sua opera,
in un’epoca che ha ampiamente garantito il benessere materiale ai bambini, lasciando sullo sfondo il problema della loro felicità.
Pur sottolineando doverosamente che quest’epoca ha garantito il benessere materiale di alcuni bambini (a dispetto dei tantissimi che
soffrono la malnutrizione e muoiono ogni giorno per malattie curabili), è vero che la felicità è messo in ombra dalla preminenza accordata all’accumulo di beni (e ciò per la verità anche gli adulti, il cui stress aumenta maggiormente proprio nelle società più opulente).
Sulla linea della pedagogia bruneriana, per la quale non esiste una natura del bambino predeterminata e quindi nessuna proposta culturale è precoce (in generale), l’autrice presenta un libro dalle tinte vivaci e dalle figure aggraziate, in cui ogni capitolo è dedicato a un autore o a una corrente (fanno eccezione quelli dedicati all’archè, alla domanda “che cos’è la filosofia?” al Rinascimento e al Novecento): da Esiodo ai sofisti, da Socrate a Epicuro, da Gesù a Marx, Nietzsche e Freud (i “tre maestri del sospetto”) fino a Karl Popper.
Ma il testo non si presenta come un compendio di storia della filosofia per bambini, bensì come un invito rivolto al bambino a riflettere su se stesso, sul mondo circostante, sulla propria esperienza. Il primo capitolo, ad esempio, si apre così:
Filosofia è una parola che sicuramente non conosci. Anziché darti la definizione bella e pronta prova tu a ricostruirne il significato. Quale di questi eventi ti suscita meraviglia? Un fiore che sboccia; una tempesta; il cielo stellato; un tramonto; una eclissi solare; un bambino che nasce.
Altrove si invita il bambino a disegnare delle vignette sul tema della storia di Talete che diventa ricco; più avanti ancora si chiede al bambino se a suo avviso il rimorso di Agostino sia giusto e eccessivo.
C’è posto per le prove dell’esistenza di Dio, per l’asino di Buridano, per il Giornale di bordo di Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America, per la differenza tra la magia e la scienza. Il libro è pensato per ragazzi d’età compresa tra gli 8 e i 12 anni. Corredato da un DVD multimediale che presenta i contenuti del libro in forma interattiva.

(«il Recensore.com», 17 maggio 2010)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano