mercoledì 23 giugno 2010

D. Mazzotti, Libero pensiero e liberi pensatori, Ibiskos ed. Risolo, 2009

Un saggio di giornalismo partecipativo: così potrebbe essere definito il libro di Damiano Mazzotti, Libero pensiero e liberi pensatori, Ibiskos ed. Risolo, 2009. Non un saggio "su", bensì la raccolta degli articoli di giornalismo partecipativo pubblicati dall'autore tra il 2008 e il 2009, raggruppati tematicamente in sette capitoli: ambiente, scienza e istruzione; costume e società; cultura e spettacoli; giornalismo; economia; politica; mondo. Il libro si chiude con la raccolta delle interviste relative al suo libro precedente, Uomini e amori gioie e dolori, che ha riscosso un significativo successo in internet, alla radio (RadioMonteCarlo e Radio 101) e in TV (RaiNews24, Odeon TV e RAI TRE - nell'ambito della trasmissione "Cominciamo bene estate" di Michele Mirabella).
Il giornalismo partecipativo (in inglese citizen journalism) è un modo relativamente nuovo (nato e affermatosi negli ultimi dieci anni) di diffondere le notizie, basato sul coinvolgimento attivo dei cittadini: non più qualcosa, dunque - come il giornalismo tradizionale - di riservato agli addetti ai lavori, ma un luogo in cui il lettore è al contempo scrittore/reporter del giornale.
La mentalità è quella del Web 2.0. Tuttavia il giornalismo partecipativo è notevolmente diverso da altre attività paragonabili introdotte da internet, come ad esempio il blogging. A differenza di questo, infatti, tale tipo di informazione è più strutturata e organizzata: non fa capo a una singola persona ma a una redazione; è regolata da una precisa politica editoriale; è valutata da un comitato (talvolta composto dai lettori stessi) che ne stabilisce l'adeguatezza ai fini della pubblicazione.
Ovvia la critica fondamentale: la mancanza di professionalità. È certamente così; ciò però non ne offusca i pregi: la tempestività della comunicazione (i giornali spesso arrivano in ritardo sulla notizia rispetto ai cosiddetti "internauti", più smaliziati nell'utilizzo di internet e dei suoi strumenti), l'esperienza diretta (un cittadino/reporter che si trovi sul luogo del fatto può "postare" il suo video girato con il telefonino - la stessa «ANSA» si serve talvolta di questo tipo di fonte). Ormai anche in Italia esistono diverse testate di giornalismo partecipativo, tra le quali spiccano «AgoraVox» (quotidiano esistente anche nelle edizioni francese e inglese) e «Nazione Indiana» (una delle prime, celebre anche per aver ospitato i contributi di Roberto Saviano prima dell'uscita di Gomorra).
Ciò aiuta a comprendere il leit-motiv del volume di Mazzotti, dedicato tra l'altro "all'Italia che ama ragionare". Stampato su carta riciclata al 100%, il libro si propone come guida all'orientamento universitario e post-universitario, e come fucina di idee (ma, ancor di più, come manuale di metodo del vedere-pensare-esporre ciò che si ha sotto agli occhi) per coloro che si trovano in prossimità degli esami di maturità. Il libro è scaricabile anche gratuitamente, presso i siti Atuttascuola.it, Hwgadget.com e Simplicissimus.it.

(«Galileo», 21 giugno 2010)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano