sabato 14 agosto 2010

L. Sciortino, Vita di un atomo raccontata da se stesso, ed. Erickson, 2010

Pio Simplicio è un atomo di idrogeno. Ed è anche il protagonista di questo romanzo per bambini del fisico e giornalista Luca Sciortino, “Vita di un atomo raccontata da sé medesimo” (Erickson, 2010). Nessuno meglio di Pio Simplicio può azzardarsi a raccontare la storia dell’intero Universo, dal Big Bang ai giorni nostri, perché nessuno vive più a lungo di un protone.
E nessuno è più in grado di descrivere una cosa così complicata a un bambino, perché nessuno è più semplice di un atomo di idrogeno, che per di più si chiama Simplicio. Da questo indovinato espediente narrativo nasce la storia, quella dell’Universo, raccontata attraverso le immagini dell’autore, animate (per così dire) dalle tante gradevoli illustrazioni pastello.
Il risultato è di immediata fruibilità per il bambino, tutto giocato com’è sui doppi sensi del linguaggio (i legami chimici vengono esposti come legami personali, tra particelle, molecole, composti chimici; i gas nobili sono presentati come
tipi altezzosi e via discorrendo) e sulla intuibilità delle situazioni. Tutto con accuratezza e precisione, e con frequenti (e doverosi) riferimenti puntuali a Democrito, Lucrezio, Bohr.
Spesso la breve epigrafe del capitolo serve a chiarire concetti o a memorizzarli più facilmente: ecco ad esempio, nel capitolo relativo al’incontro con Elio Burbero (atomo di elio) la spiegazione che “il legame chimico è il nome che gli atomi danno all’amicizia”; oppure, a proposito di Gino Mestolo detto il cuoco (Gino Mestolo è un atomo di rame: e a cos’altro potrebbe essere associato il rame nella mente di un bambino, se non un mestolo?), l’idea che “l’universo si espande come una torta di pan di Spagna dentro al forno”.
Un libro godibile e interessante, che può indurre il bambino ad appassionarsi alla storia del simpatico atomo (anche attraverso le disavventure, come l’incontro con l’antiprotone Antipio Antisimplicio) e a porsi alcune prime domande fondamentali. Con illustrazioni a colori di Noémi Risch e Prefazione di Margherita Hack.

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano