lunedì 13 settembre 2010

Contro il parcheggiatore abusivo. Intervista ad Antonio Sicignano

Antonio Sicignano è Consigliere del Comune di Castellammare di Stabia (NA). Blog del CdL (Circolo della Libertà): http://cdlstabia.blogspot.com/.

Ho intervistato il consigliere Sicignano in data 7 settembre 2010. Riporto il testo dell’intervista di quel giorno. Il giorno seguente, 8 settembre 2010, il consigliere mi ha richiamato per segnalarmi che il Sindaco del Comune di Castellammare aveva emesso l’ordinanza, già pubblicata all’Albo pretorio. L’ordinanza è visibile qui, oltre che presso il sito internet del Comune di Castellammare di Stabia.

Lei cita il nuovo codice di sicurezza urbana (Legge 125/2008). A norma di quale articolo il Sindaco potrebbe secondo Lei emettere una ordinanza anti-parcheggiatori?
Il decreto è finalizzato a contrastare attività criminali come lo spaccio di droga o la prostituzione, ma si estende all’utilizzo improprio di spazi pubblici. A mio avviso l’attività di parcheggiatore abusivo - spesso svolta in aree in cui la sosta è vietata - rientra proprio in questa fattispecie. Credo quindi che detto decreto conferisca ai sindaci l’emissione di ordinanze ad hoc volte a contrastare fenomeni di degrado urbano, a vari livelli. Ovviamente, perché l’ordinanza sia efficace, è necessario che la stessa venga motivata con le esigenze dell’ordine pubblico e della sicurezza urbana, precisando all’interno della stessa che la violazione dell’ordinanza comporterà l’applicazione dell’art. 650 del codice penale che prevede l’arresto fino a 3 mesi.

Dice che è già stato fatto al Nord. In quali Comuni?
Sono a conoscenza di simili iniziative a Bergamo e a Torino. Evidentemente anche lì hanno il problema dei parcheggiatori abusivi.

Pensa che i parcheggiatori siano una minaccia per l’ordine pubblico?
Specialmente nelle nostre zone l’attività di parcheggiatore abusivo si configura come vera e propria estorsione: chi si rifiuta di pagare quanto richiesto si espone alle note ritorsioni: gomme forate, specchietti rotti, fiancate graffiate; in qualche caso si è arrivati alle vere e proprie minacce personali. In questi casi è evidente che la sanzione amministrativa è insufficiente, e che c’è bisogno della detenzione: da un lato con la funzione del deterrente, dall’altro con la speranza che un accumulo di pena possa portare alcuni soggetti lontano dalla strada per un periodo più lungo.

Ha chiesto un intervento al sindaco. Cosa Le ha risposto?
Per ora ancora niente. Ma sono fiducioso.

Ne ha già parlato con gli avvocati del Comune di Castellammare?
Per adesso ne ho parlato con lo staff degli avvocati del gruppo politico CdL, i quali concordano sul fatto che si tratti di una strada percorribile dal punto di vista giuridico.

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano