domenica 12 dicembre 2010

Farmaco scaduto che hai, farmacia che non trovi

A Caserta esiste il servizio – curato dall’azienda CasertaAmbiente – di smaltimento dei medicinali scaduti: ad ogni farmacia viene assegnato un apposito contenitore da esporre al pubblico. Il problema è che questo servizio non funziona per 1 farmacia su 3. Il giorno 24 ottobre 2010 ho telefonato a 18 farmacie della città di Caserta (e delle frazioni Briano, Centurano, Tuoro), scoprendo che ben 6 di esse sono sprovviste del contenitore (e che pertanto non accettano farmaci scaduti). Motivo: a loro dire, il Comune (che opera tramite CasertaAmbiente) non avrebbe
consegnato loro il contenitore. Una di esse non l’ha mai ricevuto, fin dal giorno dell’apertura (avvenuta oltre due anni fa); negli altri cinque casi il contenitore – in precedenza installato: si trattava del modello situato all’esterno dell’esercizio – è stato ritirato (per vari motivi: in un caso per atti vandalici; in un altro per lo sversamento di rifiuti non idonei; in un caso addirittura senza alcun motivo; due farmacie sono ancora in attesa di riceverlo). Va anche detto che le farmacie potrebbero comunque accogliere i farmaci scaduti, indipendentemente dal contenitore, visto che la raccolta viene effettuata dall’azienda in ogni caso.

Le farmacie sono obbligate dalla legge ad accettare i farmaci scaduti consegnati dai cittadini. Ogni rifiuto è un abuso. Lo dice l’OdF

Tutte le farmacie in questione dichiarano di aver effettuato regolare richiesta al Comune; ad ora senza esito. Dal canto suo, CasertaAmbiente sostiene di aver già offerto a tutte le farmacie del territorio un contenitore da piazzare all’interno dell’esercizio (ritenendo quelli da esterno pericolosi e soggetti appunto al vandalismo e allo sversamento improprio) e che alcune l’avrebbero rifiutato (sostenendo tra l’altro che la legge vieti di conservare i farmaci scaduti all’interno dell’esercizio).
Ora chiariamo una questione: al di là di chi abbia ragione o torto nel caso specifico, restano alcuni incontrovertibili dati di fatto. E cioè: 1. le farmacie sono obbligate dalla legge a richiedere il contenitore; 2. le farmacie sono obbligate ad accettare il contenitore; 3. i farmaci scaduti possono essere tranquillamente (purché in maniera idonea, cioè separati da quelli non in vendita) conservati all’interno della farmacia. È quanto rivela il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Caserta, dr. Ferdinando Foglia, che invita la cittadinanza a rivolgersi all’Ordine (0823/441277) in caso di inadempienza o di disservizio da parte delle farmacie. A sua volta CasertaAmbiente mette anche a disposizione un numero di fax (0823/458626) da utilizzare anche per segnalare le farmacie sprovviste di contenitore.
Oggi smaltire i farmaci scaduti a Centurano e Briano è impossibile; può essere difficoltoso a Caserta, soprattutto nella zona periferica al confine con San Nicola. Che fare, dunque? Pazientare, informarsi, informare. E consegnare i medicinali presso le farmacie attrezzate, anche se distanti. Almeno per ora.

(«Il Caffè», 10 dicembre 2010)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano