mercoledì 1 dicembre 2010

L. Sebastiani, Il frutto dello Spirito, ed. Cittadella, 2010

L’ultimo libro di Lilia Sebastiani, Il frutto dello Spirito (Cittadella, 2010) è incentrato sul celebre passo della Lettera di Paolo ai Galati, 5, 22-23:
il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, longanimità, benevolenza, bontà, affidabilità, mitezza, dominio di sé: contro queste cose non c’è legge.
E sulla considerazione che il frutto dello Spirito è unico, appunto, anche se
si manifesta in una molteplicità di atteggiamenti; in ciò si contrappone - cioè proprio nella sua unicità - alla molteplicità (simbolo di dispersività e di imperfezione) delle “opere della carne”.
La teologa umbra si diffonde in un’analisi delle tante sfaccettature del frutto dello Spirito, dedicando un capitolo dettagliato a ciascuna di esse ed alternando considerazioni esegetiche e teologiche a quelle filosofiche, sociologiche, psicologiche. Il libro è scorrevole, ma si avverte un po’ la sensazione che l’autrice - nel suo immergersi nelle viscere dell’approfondimento - rimanga troppo a lungo in apnea, finendo per non riuscire più a risalirvi con la necessaria dose di chiarezza e di compattezza del discorso. Ci si imbatte in più di un’occasione in spunti suggestivi e riflessioni d’interesse, ma a tratti sembra di smarrire la direzione complessiva della trattazione.
Ne risulta un testo godibile e stimolante, ma che non riesce a condurre per mano il lettore verso un approdo teorico conclusivo.
In questo senso è tuttavia d’aiuto la breve conclusione, la quale ribadisce che «l’unico vero principio morale del cristianesimo è lo Spirito» e che ad esso nessuna legge può pretendere di opporsi. A sua volta, lo Spirito appare non come ciò che si oppone alla carne, condannandola, bensì come ciò che - entrando nella carne - la redime, rendendola spirituale. In ciò sta il senso del cristianesimo, che non è una filosofia morale con sbocchi trascendentali, ma una rifondazione spirituale integrale (corporea, storica, antropologica) dell’etica.

(«il Recensore.com», 30 novembre 2010)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano