martedì 21 febbraio 2012

F. Mauri, Le Piccole Provinciali di M. de P., ed. Il canneto, 2011


Nessuno ha mai considerato il maggior deposito della storia dell’uomo, l’errore di calcolo e di giudizio, quale materia prima d’interpretazione dell’uomo e della storia. È il tema della sala, composta di elementi apparentemente disparati. Sulla parete sinistra una lavagna reca una formula ingigantita: pg = g(p)2 (p + a)n. Sotto, una cattedra, o solo una struttura di metallo, composta sul quadrato, la cui formalizzazione logica è di facile percezione, così euclidea come appare. Da questa struttura, attraverso un microfono, parla il pensiero contemporaneo.

Qual è la qualità dell’arte, quella caratteristica per la quale l’opera d’arte è tale? Esiste la formula matematica della morte, ovvero: esiste una matematica della vita? Queste ed altre simili questioni all’incrocio tra la scienza, la filosofia e il surreale, vengono dibattute da Monsieur de P. e dai suoi tanti interlocutori nelle Piccole Provinciali di Fabio Mauri, parodia delle celebri Lettere provinciali di Blaise Pascal. In uno stile che dileggia quello dell’epoca ma scorre attraverso la modernità e le sue vette intellettuali (dalla relatività einsteiniana alla meccanica quantistica o al teorema di incompletezza di Godel), preferendo all’argomentazione serrata il botta-e-risposta dei tanti personaggi chiamati in causa (da Tardieu a Parmenù, dall’Abate di S. Philippe a Sardafàtte), che non disdegna il gustoso gioco di parole (come quello in cui Madame de Bérignac rivolge al matematico Lipinsky “un segno infinitesimale di approvazione”; o quando il dibattito sembra incapace di approdare a un’adeguata e concreta “meta fisica”) Fabio Mauri, scomparso nel 2009, consegna un’opera che fece gola ad Adelphi e a Valentino Bompiani, e che oggi viene data alle stampe dall’editore Il Canneto, con un’intervista di Gianfranco Pangrazio all’autore (2006) e un saggio conclusivo dello stesso.


F. Mauri, LE PICCOLE PROVINCIALI di M. de P., ed. Il canneto, 2011, pp. 102, euro 12.

(«Pagina3», 21 febbraio 2012)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano