lunedì 30 aprile 2012

M. Dallari, Testi in testa, ed. Erickson, 2012


«Dal punto di vista educativo, la conquista di un buon livello di competenza testuale non è solo un risultato cognitivo ma il raggiungimento di una condizione grazie alla quale a ciascun soggetto è dato uno strumento di annessione all’umanità. Ciascuno individuo è infatti in grado di partecipare a tutti gli effetti alla comunità culturale e simbolica che chiamiamo umanità quando pensieri, convinzioni, conoscenze, emozioni, sentimenti che gli sono propri possono essere formulati in forma testuale».

Nella nostra epoca della multimedialità e della dematerializzazione digitale dell’informazione, il testo è forse in via d’estinzione? Se lo domanda Marco Dallari nel suo ultimo Testi in testa (ed. Erickson, 2012). Tra le analisi di Ivan Illich e quelle dei grandi nomi della filosofia contemporanea (che abbondano in Bibliografia) l’autore approfondisce e sottolinea l’importanza della forma testuale per l’organizzazione del pensiero e per la costruzione del proprio sistema simbolico. Con numerose illustrazioni a colori.


M. Dallari, Testi in testa. Parole e immagini per educare conoscenze e competenze educative, ed. Erickson, 2012, pp. 271, euro 18,50.

(«Pagina3», 30 aprile 2012)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano