venerdì 28 maggio 2010

Pontifex.Roma: informazione libera... da ogni riscontro

Ci risiamo. Ci ritroviamo a parlare di satanismo. Per riportare l’ennesimo increscioso caso di malainformazione al riguardo: "Profanazioni eucaristiche e messe nere". «Pontifex.Roma», che si autodefinisce "blog di libera informazione cattolica", è un sito che sta incontrando un discreto successo (ogni volta che ci si collega vi si trovano dagli 80 ai 100 visitatori); pur non essendo un sito cattolico "ufficiale" (cioè direttamente ricollegabile al Vaticano) riporta spesso opinioni di alti prelati. Riporto qui un brano tratto dall’articolo citato.

Nelle Messe Nere viene orrendamente profanata la SS. Eucarestia. [...] I malintenzionati approfittano della Comunione sulla mano e, fingendo di portarsi l’Ostia consacrata alla bocca, la fanno abilmente scivolare nella manica, nel taschino, nel fazzoletto o nella borsa, etc. e poi la portano ai maghi (o ai fattucchieri) per profanarla e farci fare le fatture a morte; oppure vendono l’Ostia consacrata (50 mila ed anche a 100 mila lire l’una) ai membri di sètte sataniche e col ricavato molti comprano anche la droga. [...] Nelle Messe Nere, celebrate quasi sempre di notte e che si stanno diffondendo a macchia d’olio, l’altare è costituito da una donna nuda. Le persone che vi partecipano si consacrano a Satana, spesso fanno anche sacrifici umani, poi fanno anche la ributtante comunione satanica. La Messa Nera si conclude poi con un’orgia collettiva. [...] Nelle Messe Nere le ostie non consacrate non sono accettate. Ciò vuol dire una cosa molto semplice: la presenza reale di Gesù nell’Ostia santa - negata o messa in dubbio da tanti cattolici - è invece creduta fermissimamente dagli adoratori di Satana".

Il brano è tratto da un libro di don Pasqualino Fusco (non meglio identificato).
L’autore dell’articolo, Carlo Di Pietro, che ha risposto gentilmente e tempestivamente alla mia richiesta di informazioni al riguardo, mi ha spiegato che il libro è molto vecchio (pur senza comunicarmi né l’anno, né il titolo, né l’editore; informazioni assenti nell’articolo); ciò chiarisce perché si parli ancora di "lire".
Nonostante la spiegazione, siamo purtroppo nuovamente di fronte al solito modo inconsistente di fare informazione, senza informare ahimé proprio di nulla: in cosa consiste la profanazione dell’eucarestia? Quali sono le fonti delle informazioni date nel libro? Come fa Fusco a conoscere i prezzi, la forma dell’altare, il grado di diffusione del fenomeno? Che cos’è la "comunione satanica"? Se è vero che si compiono sacrifici umani (addirittura "spesso"), don Pasqualino sa che è obbligato a denunciare alle autorità ogni crimine di cui sia a conoscenza (fatto salvo il segreto confessionale)? La più bella ovviamente è quella della presenza reale di Cristo nell’eucarestia (che noi non neghiamo e in cui anzi crediamo). Ma come fa a dire che i satanisti sanno distinguere le ostie? Ha fatto un test? Gli ha presentato due ostie e gli ha chiesto di scegliere? Infine: che informazione è una citazione tratta da un testo di oltre 8 anni fa? Come sta la situazione oggi?
Siamo alle solite. Gli ingredienti ci sono tutti: un fondo di sensazionalismo (l’orgia, i sacrifici umani, le fatture a morte), lo stereotipo (il drogato), il richiamo alle immagini del romanzo gotico ottocentesco (la donna nuda, la celebrazione notturna). E il pasticcio è presto fatto.

(«AgoraVox», 27 maggio 2010)

Paolo Calabrò

Filosofia e Noir

Madrelingua napoletano, vive a Caserta, dedicandosi alla famiglia, alla filosofia e, ovviamente, al noir. Gestisce il sito ufficiale di Maurice Bellet in italiano